La Storia di Chieti

LA STORIA DI CHIETI PROVINCIA DELL’ABRUZZO

La presenza di stanziamenti umani a Chieti è documentata fin dal paleolitico grazie ai cospicui ritrovamenti effettuati in località Terrazzi-Zannini e Madonna del Freddo. Il più antico nucleo abitato acquistò un certo rilievo nel periodo preromano come capitale della tribù dei marrucini e crebbe notevolmente di importanza in qualità di municipio romano, soprat­tutto in seguito all’apertura della via Valeria; nonostante i ripetuti saccheggi, inoltre, riuscì a mantenere dignità come sede vescovile e di una delle quattro contee in cui nei secoli alto-medievali fu diviso il territorio abruzzese. La città raggiunse il massimo splendore nel periodo angioino, allorché fu eletta capitale dell’Abruzzo, ma già nel XV secolo ebbe inizio la sua decadenza, in coincidenza con l’ascesa dell’Aquila; divenuta feudo per una breve parentesi nel 1646, perse da quella data la sua preminenza in Abruzzo.
I resti di tempietti romani, di una cisterna, di un
anfiteatro e di un complesso termale sono ancora visibili nel cuore dell’antica Teate. Il centro storico, inoltre, si fregia di importanti architetture del periodo medievale: accanto a splendidi palazzi cinquecenteschi, barocchi e neoclassici, emergono la cat­tedrale di San Giustino, di fondazione antichissima ma più volte ricostruita al suo interno si conserva un pregevolissimo altare marmoreo realizzato da artisti napoletani nella seconda metà del XVIII secolo-; la chiesa di San Francesco, edificata nel XIII secolo e successivamente rimaneggiata, nonché le chiese seicentesche di San Domenico e di Santa Chiara.

Previsioni Meteo
User Menu